La cultura della manutenzione programmata
Nel 2008 le Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14 gennaio 2008) hanno introdotto l’obbligo
di allegare al progetto strutturale esecutivo di una costruzione il piano di manutenzione della parte strutturale dell’opera, ovvero un documento complementare che prevede, pianifica e programma l’attività di manutenzione con l’obiettivo di conservare nel tempo funzionalità, qualità, efficienza e valore economico. Questa normativa col tempo è stata recepita sempre meno, relegando di fatto la manutenzione ai soli interventi di emergenza.
Noi di Igecos rimaniamo convinti della necessità di fornire questo servizio, non solo per seguire una condotta rispettosa delle normative in atto, ma anche e soprattutto perché crediamo nella manutenzione programmata come strategia fondamentale per realizzare un’edilizia sostenibile. Un’attività che, per esempio, stiamo portando avanti nella lavorazione del nostro ultimo progetto in corso di Casa Attiva.
Siamo in un momento storico in cui è importante tornare ad attribuire qualità al costruito non tanto dal punto di vista del mantenimento delle prestazioni, quanto piuttosto di quello della valorizzazione delle risorse esistenti.
Secondo questo approccio, la manutenzione programmata diventa un’operazione che consente di rispettare e trasmettere i principi di economia circolare, riduzione dei consumi e gestione delle risorse che noi condividiamo.
Pianificare già in fase di progetto le attività manutentive consente di selezionare materiali e componenti caratterizzati da affidabilità, riparabilità e sostituibilità, semplici da assemblare e porre in opera, facilmente riutilizzabili o riciclabili in fase di dismissione.
Il processo di manutenzione del patrimonio costruito assume così un ruolo strategico nel miglioramento della sostenibilità ambientale, attraverso la durabilità degli elementi costruttivi e la riduzione degli interventi di sostituzione e riparazione. Diventa uno strumento per diffondere sul territorio una cultura della conservazione nel tempo, diventa una buona pratica per edificare in modo sempre più eco-responsabile.